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L'attesa della chiamata attraverso l'obiettivo del mio caro Lalluccio |
Ricordare i giorni della nostra vita è una cosa comune. Memoriali, ricordi, anniversari, sono costantemente posizionati nella quotidianità, e ogni mezzanotte segna l’inizio di un giorno in cui eravamo, c’eravamo. Oggi è uno di quei giorni. Oggi è il giorno di 8 anni fa, quando a casa c’era un sottofondo rosso laurea che timidamente attendeva di affacciarsi per farsi conoscere da me.
Un giorno atteso non poco, a tratti chimerico, adombrato dai casi che si sono palesati sul mio cammino e dalle deviazioni che hanno arricchito il mio percorso. Un giorno tutto mio, in cui con me arrivavano al desiderato traguardo anche altri – la mia famiglia, gli amici cari – ma “io” un passo avanti agli altri. E così è stato.
Quel giorno ha chiuso un ciclo e ne ha aperto un altro che oggi, a distanza di 8 anni, si sta per chiudere. Cosa sono stati questi 8 anni? Sono stati una vita!
Sono stati nuove strade, percorsi, lavoro; traslochi, piumoni nei pullman, viaggi; scoperte e consapevolezze; responsabilità, crescita e formazione; strutturazione e progetti, amore, un grande amore; ma anche demolizione e decostruzione, paura, dolore, cambiamenti e nuove speranze; speranze timide, speranza.
Sono stati una vita che si rinnova ed è nuova davvero perché ha l’odore e i tratti di un bambino che prima non era e che ora “è” e “c’è” quando tutto grida novità, quando tutto dice “sradica e risana per ricostruire”.
Quel 23 settembre, lo ricordo bene, doveva essere un giorno di luglio che sa di Argentina e che le carte e gli uffici rimandarono a settembre, quando l’estate è appena finita ma il suo profumo è ancora nell’aria; era il primo giorno di san Pio, che da un anno era nei miei paraggi senza che me ne accorgessi, restandomi accanto mentre il tempo e lo spazio mutavano e la mia vita con essi.
Quel 23 settembre è stato il giorno del “mi vesto come Carrie a modo mio”, perché agli appuntamenti della vita bisogna arrivare con un personale e soggettivo tocco di classe.
Quel 23 settembre è stato il giorno delle dediche e dei ricordi, racchiusi in una sequenza di parole e pagine che critallizzavano un percorso di studi e un tratto di vita.
Quel 23 settembre ha il volto dei tantissimi che erano con me all’Università (e a fare festa spensieratamente), dei tantissimi che quasi 5 anni dopo sarebbero stati con me a sostenermi nell’affrontare altri esami della mia vita, sempre gioiosi, sempre lì, vicini e onestamente belli.
Sono passati 8 anni e spero non ne passino molti altri per portare a termine un altro percorso di studi che intanto si è riaffacciato da queste parti. E con lo studio altre idee, progetti, sogni.
Sono stati una vita che si rinnova ed è nuova davvero perché ha l’odore e i tratti di un bambino che prima non era e che ora “è” e “c’è” quando tutto grida novità, quando tutto dice “sradica e risana per ricostruire”.
Quel 23 settembre, lo ricordo bene, doveva essere un giorno di luglio che sa di Argentina e che le carte e gli uffici rimandarono a settembre, quando l’estate è appena finita ma il suo profumo è ancora nell’aria; era il primo giorno di san Pio, che da un anno era nei miei paraggi senza che me ne accorgessi, restandomi accanto mentre il tempo e lo spazio mutavano e la mia vita con essi.
Quel 23 settembre è stato il giorno del “mi vesto come Carrie a modo mio”, perché agli appuntamenti della vita bisogna arrivare con un personale e soggettivo tocco di classe.
Quel 23 settembre è stato il giorno delle dediche e dei ricordi, racchiusi in una sequenza di parole e pagine che critallizzavano un percorso di studi e un tratto di vita.
Quel 23 settembre ha il volto dei tantissimi che erano con me all’Università (e a fare festa spensieratamente), dei tantissimi che quasi 5 anni dopo sarebbero stati con me a sostenermi nell’affrontare altri esami della mia vita, sempre gioiosi, sempre lì, vicini e onestamente belli.
Sono passati 8 anni e spero non ne passino molti altri per portare a termine un altro percorso di studi che intanto si è riaffacciato da queste parti. E con lo studio altre idee, progetti, sogni.